Atto Costitutivo e Statuto

CICLO AZIONE
associazione di promozione sociale
codice fiscale 91039250245
ATTO COSTITUTIVO
Titolo I Disposizioni generali
Art. 1. – E’ costituita una associazione denominata Ciclo Azione
L’associazione ha sede in Via Vittoria 117, Mussolente.
Art. 2. – L’associazione è apolitica e non ha finalità di lucro. Essa si propone di
promuovere e favorire il transito, diminuire il traffico e migliorare la vita riducendo
l’uso dei mezzi a motore. A tal fine l’associazione potrà promuovere e appoggiare ogni
iniziativa volta al trasferimento di qualsivoglia attività dall’uso di mezzi a motore
all’uso di mezzi a propulsione muscolare; promuoverà altresì ogni nuova iniziativa che
miri alla realizzazione e alla promozione di nuove attività che utilizzino mezzi a
propulsione muscolare.
Art. 3. – L’associazione potrà dare la sua collaborazione ad altri enti per lo sviluppo di
iniziative che si inquadrino nei suoi fini. Essa dovrà tuttavia mantenere sempre la più
completa indipendenza nei confronti degli organi di governo, delle aziende pubbliche e
private, delle organizzazioni sindacali.
Art. 4. – Gli organi dell’associazione sono:
a) l’assemblea dei soci: b) il consiglio amministrativo.
Titolo II I soci
Art. 5. – Può far parte dell’associazione chiunque ne condivida i fini.
I soci sono tenuti al pagamento di una quota annua il cui importo è fissato
annualmente dall’assemblea dei soci stessi.
Art. 6. – Il socio che intenda recedere dalla associazione deve darne comunicazione
scritta di almeno 15 giorni.
Titolo III L’assemblea dei soci
Art. 7. – L’assemblea ordinaria dei soci, autoconvocata ogni secondo martedì di ogni
mese si riunisce al Caffé dei libri, in Vicolo Gamba a Bassano, o in altra località da
indicarsi nell’avviso di convocazione, via e-mail a cura del presidente, per provvedere
e per deliberare sul rendiconto finanziario, sullo stato patrimoniale e su tutti gli altri
argomenti e azioni.
Art. 8. – Hanno diritto di intervenire all’assemblea tutti i soci che si trovino in regola
col pagamento della quota di associazione. Ciascun socio potrà rappresentare
solamente sé stesso.
Per la costituzione legale dell’assemblea e per la validità delle sue deliberazioni è
necessario l’intervento di tanti soci che rappresentino almeno un terzo degli iscritti.
Non raggiungendo questo numero di voti, la sessione è rimandata al mese successivo;
nella seconda convocazione l’assemblea è valida con un quinto dei soci presenti.
Art. 9. – L’assemblea delibera a maggioranza di voti dei soci presenti.
Art. 10. – L’assemblea, all’inizio di ogni sessione, un segretario. Il segretario provvede a
redigere i verbali delle deliberazioni dell’assemblea. I verbali devono essere sottoscritti
dal presidente
dell’assemblea, dal segretario e dagli scrutatori qualora vi siano votazioni.
Art. 11. – Assemblee straordinarie possono essere convocate per deliberazione del
presidente, oppure per domanda di tanti soci che rappresentano non meno
dei due terzi degli iscritti.
Art. 12. – I soci riuniti in Assemblea possono modificare il presente statuto ma non
possono modificare gli scopi dell’associazione stabiliti dai precedenti articoli 2 e 3.
Per la validità delle deliberazioni di cui al precedente comma, è necessaria la
presenza, sia di prima che di seconda convocazione, di almeno la metà dei soci ed il
consenso di tre quinti dei voti presenti.
Art. 14. – l’assemblea dei soci è investita di ogni potere per decidere sulle iniziative
da assumere e sui criteri da seguire per il conseguimento e l’attuazione degli scopi
dell’associazione e per la sua direzione ed amministrazione ordinaria e straordinaria.
In particolare l’assemblea:
a) fissa le direttive per l’attuazione dei compiti statuari, ne stabilisce le modalità e le
responsabilità di esecuzione e controlla l’esecuzione stessa;
b) decide sugli investimenti patrimoniali;
c) stabilisce l’importo delle quote annue di associazione;
d) decide sull’attività e le iniziative dell’associazione e sulla sua collaborazione con i
terzi a norma dell’art. 3;
e) elegge il presidente dell’associazione e I consiglieri amministrativi.
Titolo IV Il consiglio amministrativo
Art. 13. – Il consiglio amministrativo è nominato dall’assemblea ed è composto da non
menodi 2 soci più il presidente dell’associazione come verrà determinato
dall’assemblea stessa. Per la prima volta la determinazione del numero dei membri e
la loro nomina vengono effettuate nell’atto costitutivo. Il consiglio amministrativo dura
in carica un anno ed i suoi membri possono essere rieletti. In caso di morte o di
dimissioni di consiglieri prima della scadenza del mandato,
l’assemblea provvederà alla loro sostituzione per elezione durante la prima assemblea
ordinaria. I consiglieri così eletti rimangono in carica sino alla fine del mandato del
precedente consigliere.
In particolare il consiglio amministrativo:
a) approva i progetti di bilancio preventivo, rendiconto finanziario e statuto
patrimoniale, da presentare all’assemblea dei soci;
b) stabilisce le prestazioni di servizi ai soci ed ai terzi e le relative norme e modalità
c) nomina e revoca dirigenti e funzionari e impiegati ed emana ogni provvedimanto
riguardante il personale;
d) conferisce e revoca procedure.
Art. 15. – Il consiglio amministrativo accoglie nel suo seno un presidente, che dura in
caricaper l’intera durata del consiglio ed è eletto dall’assemblea dei soci.
Il presidente non puó essere eletto più di due volte consecutive. Esso si riunisce ogni
volta che sia necessario, su iniziativa del presidente o di un consigliere, e comunque
non meno di una volta ogni mese.
Art. 16. – Le deliberazioni del consiglio amministrativo sono prese a maggioranza di
voti deiconsiglieri presenti. In caso di parità di voti prevale quello del presidente.
Le deliberazioni del consiglio sono valide se alla riunione prendono parte tutti I
consiglieri e il presidente.
Art. 17. – La firma e la rappresentanza legale dell’associazione di fronte a qualsiasi
autorità giudiziaria e amministrativa e di fronte a terzi sono conferite dal presidente.
Anno 2013 quota € 30
Presidente: Alessio Zago Consiglieri: Vittorio Battistella, Pietro Nicolò Ferrazzi

 

CICLO AZIONE
associazione di promozione sociale
codice fiscale 91039250245
STATUTO
COSTITUZIONE – SEDE – SCOPI
Art. 1. – E’ costituita a norma dell’art. 36 del codice civile, un’associazione di
promozione sociale
denominata Ciclo Azione
L’associazione non ha fini di lucro ed opera al fine di svolgere attività di
utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel
pieno rispetto delle libertà e dignità degli associati.
L’associazione ha sede in Via Vittoria, 117 a Mussolente e può istituire uffici anche in
altre località. L’associazione può aderire, con delibera da adottarsi dall’assemblea
generale, ad altre associazioni od enti quando ciò torni utile al conseguimento dei fini
sociali.
Art. 2 – Gli scopi perseguiti dall’associazione sono:
a) Supportare, anche finanziariamente, qualsiasi attività lavorativa che utilizzi
esclusivamente mezzi di trasporto a propulsione muscolare;
in particolare:
1. realizzare cooperative di lavoro, in linea con i principi dell’associazione, dove le
attività avviate da Ciclo Azione trovino una loro indipendenza e autonomia;
2. Studiare, favorire e supportare, economicamente e con il lavoro dei soci
volontari, proposte di lavoro a pedali ritenute meritevoli di attenzione da parte
della maggioranza degli associati.
b) collaborare con autorità, enti ed associazioni alla risoluzione dei problemi
riguardanti l’esercizio del ciclismo lavorativo, pendolare e ricreativo, nelle forme
consentite, da parte delle società aderenti;
c) Diffondere l’uso dei mezzi a pedali come valida alternativa all’attuale sistema ad
alto dispendio energetico;
1. Intervenire agli eventi cittadini attinenti al tema della mobilità, del lavoro, del
tempo libero, delle famiglie e dell’associazionismo per educare alla mobilità
dolce.
d) Diffondere l’uso delle biciclette e dei tricicli da carico (longtail, cargobike e trike)
come mezzo efficace ed efficiente per le necessità familiari;
1. proporre un servizio di test bike, per cargo bike e non, aperto a tutti i cittadini;
2. realizzare un servizio di cargo bike sharing per gli associati.
e)Diffondere modelli di velocipedi per il tempo libero e il commuting (strada,
MTB,cross,reclinate, monopattini) fuori dallo standard professionale sportivo imposto
dal mercato del territorio;
1. Proporre alle aziende produttrici, assenti nel territorio, nuovi tipi di marketing
per l’e-commerce basato sulla prova dei prodotti, realizzando un servizio di test
bike permanente e a domicilio;
2. Realizzare una ciclofficina specializzata nella manutenzione, la cura e la
riparazione di mezzi da carico a pedali.
f) Studiare, realizzare e diffondere strategie per il pendolarismo a emissioni zero;
1. Realizzare un sito web dove diffondere e organizzare le molteplici azioni
associative
2. Pubblicizzare stampa e siti web ricche di notizie e informazioni per divenire,
subito, dei ciclisti urbani;
3. studiare, progettare e realizzare momenti ed eventi corali per diffondere i
vantaggi dello spostamento in bicicletta.
4. promuovere presso privati e aziende l’uso misto bici-mezzi pubblici come
soluzione integrata al traffico.
g)Progettare, realizzare e attuare progetti di “bicibus” da proporre a scuole ed
amministrazioni comunali;
1. Produrre progetti sulla mobilità scolastica dolce, da presentare alle
amministrazioni comunali del territorio, in alternativa alle attuali politiche
energivore ed inquinanti.
2. Fornire supporto logistico per la realizzazione dei progetti.
h) Realizzare eventi accessibili al grande pubblico per aumentare l’appeal della
mobilità dolce;
1. Realizzare competizioni o situazioni giocose, in concomitanza con altri eventi
cittadini e in collaborazione con altre associazioni, in ambiente urbano e
suburbano, per aumentare l’appeal del mezzo a pedali nei confronti dei
concittadini.
i) Avviare ambienti di studio, progettazione e realizzazione di nuovi modelli di cicli
(officina meccanica e di produzione telai);
1. Coinvolgere Ingegneri, periti meccanici, meccanici e telaisti nella realizzazione
di un centro di ricerca azione, per la progettazione di nuove soluzioni di
trasporto a propulsione muscolare;
2. realizzare un’officina per la produzione di cicli prototipi e seriali.
l) Favorire lo studio su tutti gli aspetti del ciclismo, organizzando incontri e seminari e
supportando autori di studi sul settore.
1. Realizzare laboratori di studio e ricerca socio-economica sul ciclismo: urbano,
sportivo e lavorativo.
m) Educare alla mobilità dolce;
Progettare interventi educativi per le scuole di ogni ordine e grado, finalizzati a
promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto
n) Avviare un laboratorio per la progettazione e la realizzazione di abbigliamento e
accessori per il ciclista urbano e il commuter;
1. Coinvolgere designers, periti tessili, ciclisti urbani nello studio, disegno e
produzione di capi di abbigliamento e accessori adatti.
2. cercare collaborazioni con le manifatture del settore presenti nel territorio
o) Studiare e promuovere progetti pubblicitari sui pedali.
p) supportare le persone diversamente abili negli spostamenti con mezzi a propulsione
muscolare;
1. rendere disponibili per famiglie e istituzioni monocicli e tricicli adatti al
trasporto di persone diversamente abili.
Soci
Art. 3. – Possono far parte dell’associazione I singoli individui e le società che
perseguono gli stessi obiettivi:
a) costituite nella veste giuridica di società cooperative
b)che operino in uno o più dei settori di interesse dell’associazione
Art. 4.
I soci sono tenuti a versare all’associazione, dal momento in cui entrano a farne parte,
un contributo annuo nella misura e con le modalità che verranno di anno in anno
stabilite dall’assemblea generale. I contributi devono essere versati entro il 30
novembre
di ogni anno.
Art. 5. – Chiunque condivida gli obiettivi dell’associazione può farvi parte versando il
contributo annuo.
Art. 6. – I soci si impegnano ad osservare il presente statuto. Si impegnano pure a dare
la loro collaborazione all’associazione per la realizzazione dei suoi fini istituzionali ed a
fornire quelle notizie sulla propria attività che verranno richieste alle associate dagli
organi dell’associazione, salve le imprescindibili esigenze di riservatezza di ciascuna
associata e di ciascun socio.
L’associazione può utilizzare le notizie che le pervengono dai soci solo per il
proseguimento degli scopi sociali e renderle pubbliche soltanto previo assenso degli
interessati.
Art. 9. – Gli organi dell’associazione sono:
1) l’Assemblea generale che si tiene ogni secondo martedì del mese.
2) il consiglio amministrativo.
Art. 10. – L’assemblea generale dei soci è autoconvocata da norma statutaria ogni
secondo martedì di ciascun mese. L’assemblea generale è convocata altresì
ogniqualvolta il presidente dell’associazione, o il consiglio amministrativo, lo ritenga
opportuno e quando due terzi dei soci lo richieda. Hanno diritto d’intervento tutti gli
associati in regola col pagamento della quota annuale. Spetta all’assemblea generale
ordinaria:
a) fissare le direttive per l’attività dell’associazione; b) eleggere il presidente
dell’associazione; c) nominare i membri del consiglio amministrativo; d) nominare e
deliberare relativamente ad ogni altro argomento ad essa demandato per statuto; e)
discutere e deliberare relativamente ad ogni altro argomento ad essa demandato per
statuto; f)stabilire, su proposta del consiglio, la misura dei contributi dovuti dalle
associate;
g) approvare il bilancio preventivo nonché quello consuntivo di ogni esercizio, che si
chiuderà al 31 dicembre di ogni anno; h) approvare altre eventuali proposte avanzate
dal consiglio.
Spetta all’assemblea generale straordinaria deliberare sulle proposte di modifica al
presente statuto e sullo scioglimento dell’associazione. Le deliberazioni dell’assemblea
generale vengono fatte risultare da appositi verbali firmati dal presidente e dal
segretario della seduta, nonché da due scrutatori, qualora l’assemblea generale abbia
provveduto alla loro nomina.
Art. 11. – L’assemblea generale è presieduta dal presidente dell’associazione o, in
caso di assenza o temporaneo impedimento, da un membro scelto a sorte del
consiglio aministrativo.
Le società associate sono rappresentate da un persona fisica che abbia, od a cui sia
conferita la rappresentanza della società. Ogni socio dispone di un voto.
Le riunioni dell’assemblea generale ordinaria sono valide in prima convocazione
quando vi sia presente o rappresentata almeno i due terzi dei soci. Inseconda
convocazione le riunioni sono valide anche con un quinto de lnumero dei soci presenti.
Si precisa che per la nomina di cui ai punti b), c), d) dell’articolo 10 sarà necessaria la
presenza della metà più uno dei soci. Per la validità delle riunioni dell’assemblea
generale straordinaria, tanto in prima quanto in seconda convocazione, sarà
necessaria la presenza o la rappresentanza di più della metà delle associate, tenendo
conto dei soci corrispondenti.
Le delibere delle assemblee sono approvate a maggioranza dei votanti.
Lo scioglimento dell’associazione richiederà il voto favorevole di almeno due terzi
dei votanti.
Art. 12. – Per l’elezione del presidente dell’associazione la nomina dei membri del
consiglio amministrativo il voto sarà palese.
Art. 13. – Il presidente dell’associazione dura in carica 1 anno e può essere
rieletto. Esso ha la rappresentanza legale dell’associazione ed a lui spetta l’esecuzione
delle
deliberazioni dell’assemblea generale o del consiglio. In caso di assenza o
impedimento del presidente dell’associazione, questi viene sostituito – anche nella
rappresentanza legale dell’associazione – dal membro più anziano di carica del
consiglio.
Art. 14. – Il consiglio è formato da un minimo di 2 membri a un massimo di 5, escluso
il membro di diritto, vale a dire il presidente dell’associazione.
Le società non possono partecipare con un loro socio al consiglio amministrativo.
Art. 15. – Il consiglio è convocato dal presidente dell’associazione ogniqualvolta lo
ritenga necessario o due dei suoi membri lo richiedano. Le riunioni del consiglio sono
valide quando siano presenti tutti i suoi membri e le sue decisioni quando ottengano
l’approvazione della maggioranza dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del
presidente dell’associazione.
Le decisioni del consiglio vengono fatte risultare da appositi verbali firmati
dalpresidente dell’associazione e dal segretario della riunione.Se nel corso
dell’esercizio vengono a mancare uno o più membri di diritto del consiglio provvedono
a sostituirli le assemblee che li hanno nominati.
Art. 16. – Il consiglio provvede a quanto necessario per il raggiungimento dei fini
statuari secondo le direttive indicate dall’assemblea generale dell’associazione.
In particolare:
a) è investito di tutti i più ampi poteri per l’ordinaria amministrazione dell’associazione
e
per lo svolgimento dell’attività della stessa, essendogli deferito tutto ciò che dal
presente statuto non è riservato in modo tassativo all’assemblea generale;
b) provvedere alla nomina del segretario dell’associazione che potrà essere scelto
anche all’infuori della cerchia delle associate;
c) può affidare ai suoi membri, al segretario dell’associazione, a terzi ed a speciali
commissioni lo studio di determinate questioni, progetti, proposte una volta approvate
generalmente dall’assemblea e dalla stessa delegata;
d) può convocare l’assemblea generale dell’associazione;
e)proporre all’assemblea generale la misura dei contributi a carico delle associate;
Art. 18. – L’assemblea generale nomina ogni tre anni il collegio dei probiviri, formato
da tre membri. Tutte le eventuali controversie tra soci, tra le associazioni relative al
rapporto associativo o tra esse e l’associazione ed i suoi organi saranno devolute a
detti probiviri, i quali
giudicheranno ex bono at aequo senza formalità di procedura. E’ escluso il ricorso
adogni altra giurisdizione.
Scioglimento
Art. 19. – Lo scioglimento dell’associazione è deliberato dall’assemblea generale
straordinaria la quale provvederà alla nomina di uno o più liquidatori che devolveranno
il ricavato della vendita dei beni e l’eventuale cassa alla FIAB.
Art. 20. – Per tutto quanto non è contenuto nel presente statuto valgono le disposizioni
di diritto comune.
Approvati favorevolmente in data 29 Maggio 2013 da
Battistella Vittorio,Coltro Andrea, Dallara Stefano, Ferrazzi Pietro, Alessio Zago.

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